Le splendide cascate di Iguassu, alla confluenza con il fiume Paranà, a tempo di tango.
Tutto quanto abbiamo scritto su Londra
L'esercito di terracotta, l'ottava meraviglia del mondo
La musica di Cuba ... giusto un assaggio!
Nella magica piazza Registan, a Samarcanda, spettacolo di suoni e luci
Porte e case dalla Cornovaglia
Il video del pellerinaggio diocesano in Terra Santa, con il card. Scola. Meditazioni di don Carlo Luoni
Questo sito, un po' blog, un po' album fotografico, raccoglie i ricordi dei viaggi che abbiamo fatto insieme, negli ultimi 35 anni.
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Forse per la splendida giornata di sole, forse perche' stavamo per lasciare Pechino, ma la visita del complesso del Tempio del Cielo e' uno dei ricordi piu' chiari e impressionanti dell'intero viaggio.
Di ritorno dalla visita della grande muraglia, ormai alla fine del pomeriggio e ancora a 50 chilometri da Pechino, ci fermiamo alla necropoli della Dinastia Ming, dove sono 13 tombe di Imperatori, su un totale di 16 appartenenti alla dinastia, in una zona incastrata tra i monti Yanshan. I 3 mancanti, i primi della dinastia, sono sepolti a Nanchino, iniziale capitale dell'Impero.
Ogni dinastia imperiale che si rispetti, ha il suo palazzo per il soggiorno estivo, un luogo ameno dove trascorrere i mesi piu' caldi, lontano (ma non troppo) dalla capitale del regno.
Di sicuro questo palazzo, in inverno, stagione in cui l'abbiamo visitato noi, non è particolarmente attraente, incastrato tra gli spessi ghiacci che rendono il lago Kunming percorribile a piedi e investito dal vento gelido che scende dalla Montagna della Longevità.
La visita di Piazza Tian'anmen è stata senz'altro uno dei momenti piu' emozionanti di tutto il viaggio. Questa piazza, che dicono essere la piu' grande del mondo - 800 metri per 500 - ha visto alcuni dei momenti piu' significativi ed anche piu' tragici della storia del 900. Ne ricordo solo due, i piu' significativi e quelli che difficilmente dimenticheremo, noi che abbiamo avuto la fortuna di vivere in questo secolo di grandi avvenimenti: la proclamazione della Repubblica Popolare cinese, da parte di Mao Zedong - 1 ottobre 1949, davanti ad un milione di persone e la protesta e la strage di studenti che chiedevano democrazia e libertà - il 4 giugno 1989 - ad opera dei carri armati di Deng Xiaoping.
Si dice che la Grande Muraglia sia l'unico manufatto umano visibile dalla Luna: gli astronauti che calpestarono la Luna 40 anni fa, non ce l'hanno confermato, ma sembra comunque una di quelle leggende metropolitane destinate a rimanere nell'incertezza. Personalmente sono convinto che la sua larghezza, mediamente di 7 metri, la renda invisibile non solo dalla Luna, ma anche ad un semplice aereo di linea che vi transiti sopra.
Fatto sta che la Grande Muraglia e' una delle opere piu' incredibili che l'uomo abbia mai realizzato.
Quando il presidente francese, Mitterand, nel 1979, visitò il museo appena aperto con le statue dei guerrieri cinesi in terracotta, esclamo': "Ma questa è l'ottava meraviglia!". Oggi i cinesi raccontano felici questo aneddoto, fieri della loro "miniera" ricca di eccezionali reperti archeologici.
Forse per la stanchezza del viaggio, appena terminato, forse per il freddo pungente di una giornata grigia, fatto sta che questo tempio non ci ha impressionato, nonostante venga ritenuto uno dei templi piu' belli di Pechino.
La Città Proibita, o Palazzo Imperiale, è senz'altro il monumento simbolo di Pechino.
Ha un'estensione di 720 mila mq, un grande rettangolo lungo 960 metri (in direzione nord-sud) e largo 753 metri, circondato da un fossato sovrastato da possenti mura, contenente all'interno una serie infinita di palazzi (padiglioni), sale e cortili, un tempo pieni di arredi ed oggetti preziosi (poi sottratti dagli Inglesi e dai seguaci di Chiang Kaishek, prima di fuggire a Taiwan).
Arriviamo a Xian (si pronuncia "Scian") che è ormai buio. Il freddo non è da meno, rispetto a Pechino e, nel pulman che dall'aeroporto ci trasporta verso la città, provoca un appannamento generale dei finestrini, tanto che quasi non riusciamo a vedere nulla. Grandi vialoni e svincoli autostradali illuminati a giorno ci fanno capire che qui il turismo è una risorsa e viene gestito in modo industriale.
Il nostro viaggio cinese inizia a Pechino (Beijin), dopo un viaggio di circa 12 ore. E' il 27 dicembre 2008, mattino. A Pechino si sono dapoco concluse le Olimpiadi e ancora in aeroporto incombono i messeggi di benvenuto. Ci accolgono invece un vento gelido ed un cielo grigio che proprio non ci fanno una buona impressione. Incontriamo la nostra guida, Marino, che ci accompagnera' fino a Shanghai: un ragazzone sempre sorridente e contento, parla abbastanza bene l'italiano.
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