Ogni dinastia imperiale che si rispetti, ha il suo palazzo per il soggiorno estivo, un luogo ameno dove trascorrere i mesi piu’ caldi, lontano (ma non troppo) dalla capitale del regno.
Di sicuro questo palazzo, in inverno, stagione in cui l’abbiamo visitato noi, non è particolarmente attraente, incastrato tra gli spessi ghiacci che rendono il lago Kunming percorribile a piedi e investito dal vento gelido che scende dalla Montagna della Longevità. Il palazzo originale venne edificato dall’imperatore Qianlong (dinastia Qing) attorno al 1750. Amante della natura in tutti i suoi aspetti, l’imperatore intraprese numerosi viaggi verso il sud della Cina, portando con sè parecchi pittori con il compito di ritrarre tutti i paesaggi piu’ caratteristici, che in seguito furono riprodotti nel grande Giardino delle Acque Limpide, il suo Palazzo d’Estate edificato in onore della madre Niuhulu.

Il palazzo fu in gran parte distrutto dagli Inglesi durante la seconda guerra dell’oppio (seconda metà del XIX secolo) e non utilizzato per lungo tempo dalla reggente del tempo, CiXi, madre dell’ultimo imperatore (quello del film di Bertolucci, per intendenrci). CiXi era una concubina di quinto grado, figlia di un mandarino di basso livello, ma ebbe la fortuna di dare all’imperatore Xian Feng l’unico figlio mascio (Pu Yi, il Piccolo Imperatore, appunto) e grazie a questo ed alla sua scaltrezza riusci a reggere il regno per conto del figlio ancora troppo piccolo per “esercitare”. Fu lei a restaurare il palazzo, stornando dei fondi destinati alla flotta militare che, ridotta in panne dalla mancanza di sussidi, subi una umiliante sconfitta da parte dei giapponesi.
Il palazzo si trova ad una ventina di chilometri a nord di Pechino.

Appena superata la porta d’ingresso, si attraversano una serie di cortili su cui affacciano belle costruzioni ancora suntuosamente arredate: il Padiglione della Benevolenza e della Longevità, dove gli imperatori curavano gli affari di stato nel periodo estivo, il Palazzo delle Onde di Giada, dove fu rinchiuso il nipote di CiXi e figlio adottivo dell’imperatore, Guang Xu, spodestato dalla donna con l’aiuto degli eunuchi, la Casa delle Erbe Fragranti, il Padiglione della Risata, da dove la “signora che governa dal Palazzo” (come veniva chiamata) assisteva alle opere teatrali che amava. Sempre nel teatro è conservata la prima auto importata in Cina e il ritratto piu’ famoso della donna, eseguito da Chaterin Carl violando molte delle regole imperiali in uso fino allora (non ultima quella secondo cui l’artista non poteva incontrare l’imperatore, ma doveva ritrarlo solo grazie alle descrizioni di chi poteva stare al suo cospetto), che la ritrae con una veste giallo imperiale di taglio manciù su cui spiccano ideogrammi che ricordano la Longevità.

Un lungo porticato (728 metri), tutto di legno e finemente decorato, conduce lungo il lago fino all’estremità del giardino. Sulle travi ed il soffitto del passaggio coperto sono rappresentati motivi floreali, animali e personaggi appartenuti a famose leggende, tutti diversi uno dall’altro. Alla fine del porticato, si giunge alla Nave di Marmo, fatta costruire con grande cinismo da CiXi a ringraziamento dell’ingente somma, destinata alla flotta militare, trafugata per costruire il parco.
Un grazioso ponticello coperto, interamente di marmo bianco, porta su un’isoletta dove si trova il Padiglione della Purezza del Cuore. Forse CiXi aveva bisogno di farsi perdonare i grandi inganni che aveva saputo ordire verso il suo stesso popolo?
Lasciamo questo luogo gelido e torniamo verso la città: ci aspetta la visita alla Città Proibita.
Segue un breve filmato con le parti piu’ rilevanti del giardino del Palazzo d’Estate.
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