Le splendide cascate di Iguassu, alla confluenza con il fiume Paranà, a tempo di tango.
Tutto quanto abbiamo scritto su Londra
L'esercito di terracotta, l'ottava meraviglia del mondo
La musica di Cuba ... giusto un assaggio!
Nella magica piazza Registan, a Samarcanda, spettacolo di suoni e luci
Porte e case dalla Cornovaglia
Il video del pellerinaggio diocesano in Terra Santa, con il card. Scola. Meditazioni di don Carlo Luoni
Questo sito, un po' blog, un po' album fotografico, raccoglie i ricordi dei viaggi che abbiamo fatto insieme, negli ultimi 35 anni.
Se vi piace, lasciateci un commento, o un vostro ricordo di viaggio, o un semplice saluto.
La musica a Cuba è importante e chi è in grado di suonare uno strumento, ed ha un po' di voce, usa queste sue doti per rallegrare l'atmosfera.
E per ragranellare qualche spicciolo.
Per chi e' ormai entrato negli "anta", parlare di Cambogia significa ricordare le pagine forse piu' tristi della storia degli ultimi 50 anni. La fine della guerra del VietNam (1975) per la Cambogia significa proprio l'inizio della dittatura di Pol Pot, capo dei famigerati Kmer rossi.
La citta' di Luang Prabang si estende a cavallo della penisola lunga 1 km e larga 250 m formata dalla confluenza del Nam Khan (a volte chiamato anche Me-kang - che fantasia!) con il Mekong. Qui si trovano gli edifici religiosi piu' importanti della citta', oltre alle residenze dell'antica nobilta' e dell'aristocrazia mercantile. E' un grazioso quartiere con laghetti e palme da cocco, vecchie case di legno (colombage: tralicci di bambu' cementati con materiali naturali) costruite secondo lo stile tradizionale laotiano, palazzi coloniali in mattoni e stucco con il tetto di mattonelle, case neocoloniali in cui si fondono i motivi laotiani e francesi (il piano terra in mattoni e cemento, il piano superiore in legno).
Per la sua vicinanza e perche', forse, poco conosciuta, la Sicilia potrebbe sembrare quasi una meta banale.
Per questo il viaggio e' stato per noi una esperienza straordinaria, che ad ogni citta' ci ha riservato sorprese inaspettate e splendide.
In India ci siamo andati due volte. L'India è grande come un continente ed anche con due viaggi si riesce a visitarne una parte veramente limitata.
Il primo viaggio, nell'inverno 2004-2005, pochi giorni dopo il disastroso Tsunami che ha sconvolto le coste indiane orientali e lo Sri Lanca, ci ha portato nelle mete classiche del nord: Dehli, Jaipur, Agra, Kahjurao, Varanasi (e poi Katmandu, in Nepal). E' stato il primo contatto con la realtà indiana e le immagini dell'estrema povertà, cruda, a volte quasi insopportabile, ci rimarranno per sempre nella mente, in un crescendo nelle varie tappe del viaggio, fino alla città di Varanasi, lungo il sacro fiume Gange. Il successivo spostamento a Katmandu è arrivato quasi come una liberazione.
Il Taj Mahal, ad Agra, e gli elaborati templi di Kajuraho sono delle meraviglie che da sole valgono l'intero viaggio. Mentre veder sorgere il sole sulle tranquille acque del Gange a Varanasi, con le scalinate brulicanti di pellegrini che pregano e si immergono in quelle acque che hanno magari appena accolto le ceneri dei loro cari, è un'esperienza che non lascia indifferenti.
Anche gli spostamenti tra una meta e l'altra sono stati particolarmente interessanti. Non solo in pulman, con autista Sick con turbante e aiutante uomo-freccia che col braccio fuori dal finestrino segnala i cambi di direzione, ma anche in treno, con distribuzione del the inclusa, e soprattutto in auto, nelle dodici ore di trasferimento tra Kajuraho e Varanasi - perchè il nostro aereo è rimasto a terra per la nebbia - lungo specie di sentieri, a volte di sassi, altre in terra battuta, che definire 'strade' sarebbe stato improprio.
Nel secondo viaggio, tra dicembre 2010 e gennaio 2011, ci siamo invece dedicati al sud: Tamil Nadu, lo stato piu' importante per l'induismo, e Kerala, una sottile striscia di territorio che occupa la costa occidentale fin quasi alla punta piu' meridionale. Il primo con i suoi templi colorati e affollati (Chennai, Mamalipuram, Pondicherry, Tanjore, Trichy, Madurai), il secondo invece regno incontrastato della natura (Periyar, Kumarakum, Kochin) e dove la povertà è meno evidente, attenuata, forse, dall'influsso del cristianesimo, importato dai portoghesi, che qui ha il maggior numero di seguaci.
Il nuovo impatto con la cruda realtà indiana è stato questa volta meno impressionante, forse perchè preparati dall'esperienza precedente, o forse perchè, obiettivamente, al sud le condizioni di vita sono meno misere e umilianti. Ma in ogni caso risulta sempre difficile capire come in un Paese che si presenta ormai come uno dei principali attori nel campo delle moderne scienze informatiche, mediche, tecnologiche, possano continuare ad esistere situazioni di estrema povertà, di degrado, di evidente promiscuità tra esseri umani, rifiuti ed animali, di riti e gesti giustificati piu' da atavica superstizione che da fede vissuta.
Di seguito, come sempre, un po' di dettagli e impressioni su quanto visto. Basta cliccare sui link qui sotto per i singoli post.
Primo Viaggio (Nord) Secondo Viaggio (Sud)
Dehli Chennai
Jahipur Mamalipuram
Agra Pondicherry (Puducherry)
Kajuraho Tanjore (Tanjavur)
Varanasi Trichy
Madurai
Periyar
Kumarakum
Kochin
Il punto dove il fiume Iguassu sfocia (Foz) nel piu' grande fiume Parana' (2.570Km), il secondo fiume dell'America Latina, dopo il Rio delle Amazzoni. A pochi chilometri dalla citta' di Foz, si trovano le cascate, un insieme di 275 precipizi d'acqua all'interno di una gola lunga 3 Km.
Se passi di qua e ti piace questo diario, lasciaci un tuo commento o almeno un saluto. Ci fara' molto piacere e magari potremo scambiarci impressioni e idee su questi e su altri possibili viaggi
Ciao e grazie
Carla & Fabio
PS: non fate caso alle date, servono solo a mettere in ordine le descrizioni, ma vi assicuro che il blog è costantemente in aggiornamento
E' il tempio piu' significativo della citta'. Iniziato nel 1560 dal re Setthathirat, fu completato, come lo vediamo ora, nel 1961. Assieme al Wat Mai Suwannaphumaham, fu l'unico risparmiato dal saccheggio della citta' del 1887 ad opera delle Bandiere Nere, il cui capo, un monaco di origini vietnamite, aveva compiuto qui parte dei suoi studi. Si tratta di un'ampia area, racchiusa da un muro perimetrale, in cui sorgono varie costruzioni sacre, risalenti a epoche diverse.
Chiang Mai - Thailandia - 28 Dicembre 2007.
Sveglia molto prima dell'alba e dopo una veloce colazione in piedi, lasciamo il nostro hotel-bomboniera e partiamo col pulmino alla volta del confine con il Laos. Ci aspettano 300 km di montagne e valli. L'autista e' un po' spericolato, a dispetto delle curve e dei centri abitati (attraversati a 130 all'ora).
Il Brasile è un paese troppo grande per dire di conoscerlo. Un viaggio di una settimana, perciò, non consente che un primo iniziale approccio, che meriterebbe poi vari approfondimenti.
L'India è un paese affascinante, nonostante le grandi contraddizioni, che alternano splendide ricchezze ed estrema miseria
Forse il più mistico e affascinante paese che abbiamo visitato, tra laghi a specchio, pagode dorate e secoli di storia
La Cina è un Paese enigmatico: in bilico tra tradizione e modernità, tra comunismo e capitalismo, tra storia e restauri discutibilmente moderni. Nonostante ciò, vale la pena visitarla, prima che sia troppo tardi
Introduzione articolo Siviglia - Giralda
Introduzione articolo su Granada e l'Alhambra
Introduzione all'articolo su Cordoba e la Mezquita
Qualche breve filmato con le bellezze salienti di questa splendida regione
Una piccola raccolta di foto di Bukhara
Un breve filmato dello splendido sito di Petra, in Giordania, patrimonio dell'umanità
© 2023 Thanks to FavThemes & Effebi